...e fu sera e fu mattina. Alla buon'ora delle sette e qualcosa nella gap-mobile -con friends sparsi ovunque e la testa di ele poggiata sulle ardite camme di un camalot n° 5- l'implacabile sveglia turba i nostri sonni (seeee, figurarsi) e ci incita, nel giorno di un'ora, un'ora e mezza, a trascinarci fuori e a ritrasformare l'abuso edilizio in una normale macchina da strada. Poco a fianco noi, gli amici savonesi...d'altra parte, l'aver incrociato il giorno prima una targa SV non poteva esimerci dallo scroccargli un buon piatto di pasta al sugo e passare un'allegra serata in compagnia! ...e al mattino, dopo un'abbondante colazione, nonostante le tempistiche veramente easy, riusciamo a spostare entrambi i mezzi e tentare il disperato tentativo di scegliere una via a caso, proporgliela per passare ancora qualche ora in ottima compagnia, e rischiare così di fargli perdere il traghetto. Ma la cosa non sembra preoccuparli, d'altra parte tra panettieri e medici chirurghi, se anche fossero arrivati un paio di giorni dopo al lavoro, dove sarebbe stato il problema?! ;-)

Scegliamo così questa via, non sbagliamo neanche avvicinamento e alla buon'ora delle undici siamo alla base del primo tiro. Scalando, ci accorgiamo che pur avendo scelto un pò così, a caso...abbiamo scelto bene! Placche, un pò di tafoni, muri, diedri, insomma...una bella e piacevole arrampicata ci porta in fretta in cima, dove c'è ancora il tempo per un bel pediluvio di gruppo nelle pozze d'acqua in cima, e poi è il momento di salutare i nostri amici improvvisati; loro malauguratamente riusciranno a prendere il traghetto, e a noi rimane ancora il tempo di goderci la cima e poi spostarci per le improbabili strade corse fino a raggiungere Ajaccio e goderci gli ultimi due giorni che ci rimangono di questa breve fuga sull'isola! :-)
Data: ottobre 2013

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Castellucciu (Le nouveau monde)