...e in mezzo a tutte ste grandi classiche "sportive", non vogliamo infilarci una sana e consapevole ravanata sul granito corso?! ;-) ...ed ecco che ai nostri occhi salta questa via, facile ma che la sapiente guida descrive come una via "incontournable". A occhio sembra una cosa bella, poi dopodichè se uno non sa esattamente cosa vuol dire, rischia anche di prendersi un bidone clamoroso. Ma noi andiamo per intuizione, e traduciamo come "imperdibile"...poi qualcosa sarà! E così, dopo una curiosa notte nel parcheggio del faro di aiaccio (che poi non stia esattamente lì, e che non sia un faro, e che non pensavamo a una tal frequentazione notturna di questo parcheggio salvo poi intuirne il motivo, questo è tutto un altro paio di maniche...;-) decidiamo che oggi è la giornata adatta per andare a portare anche i cari ed amati friends a svagarsi un pò, e così, lestamente (?) giungiamo al paese. Il nome Afà non può certo essere casuale, e per quanto il termine francese non sia forse traducibile perfettamente in "calura estrema e insopportabile", all'atto pratico è questo che ci troviamo a rilevare. Sarà una casualità, comunque forse per questo non riusciamo a trovare non dico il sentiero, quanto piuttosto la strada per arrivarci. Eppure le indicazioni sono così chiare, "tra la pizzeria e l'epicerie". Ora, anche ammesso di non sapere cos'è un'epicerie, ma una belin di pizzeria a due italiani non gliela puoi nascondere sotto il naso, che te la sgamano! :-) ...eppure, tant'è, non troviamo niente di quanto indicato...a posto stiamo, e dire che la guida è di due o tre anni fa...quasi ci fa rimpiangere le spiegazioni di accessi e avvicinamenti della guida di Gallo (e per chi conosce, è inutile che spieghi). Un'oretta e una trentina di km in tondo dopo, giungiamo infine al parcheggio, e da lì la giornata è in discesa, al limite della normale amministrazione: scaliamo questa bella via su una bellissima roccia rossa lavorata nei modi più strani, molti tiri divertenti, poche protezioni in posto, mai davvero difficile e mai banale...insomma, anche se “incontournable” non significasse poi davvero quello, beh, chissene importa...bella è bella e sarebbe stato un peccato perdersela! :-)

PS: ...e brava ele, che si è fatta i suoi primi due tiri, tranquilli ma non banalissimi, da proteggere...e pure sopravvivendo. Meglio di così! ;-)
Data: ottobre 2013

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Rocher des Gozzi (Voie du CAF)