Ore 5, valdieri, numero occupanti della gap-mobile, 3: ga, ele, thayla (cane).

Ore 6, caraglio, numero occupanti della gap-mobile, 5: ga, ele, thayla, fulvio, simone.

Ore 18.15, di ritorno, nei pressi di dronero, numero occupanti della ga-mobile, 6: ga, ele, thayla, fulvio, simo........e un cucciolo di cinghiale.


Ora, lungi da ga fare polemiche sul fatto che la sua macchina non sia adibita al trasporto di animali oltre al medesimo, altrettanto lungi da sterili polemiche sugli occupanti del mezzo...però che cavolo....simo che minchia ci faceva sulla mia macchina?! ;-) Ciò premesso, meglio mettere due righe così che sia chiaro l'elenco delle vicende. Intanto partiamo dall'idea che oggi, siamo qui in bella compagnia per salire un simpatico speroncino, non molto lungo ma estetico, sulla bella e sconosciuta Rocca la Verde. In compagnia, dicevamo, non solo di altri due bipedi, ma di un simpatica (...) cagnolina di nome Thayla, dotata di prorompente vitalità e diffuso senso del buonumore perenne e del gioco senza sosta. Oggi verrà con noi e ci attenderà -forse- alla base della parete...o almeno questo nelle intenzioni originarie....e vedremo come reagirà! Nel frattempo che ci raccontiamo due musse (il racconto della 'Vascazio' di simo è una perla in tal senso), giungiamo sotto la parete, e con fulvio studiamo un pò la linea. Concluse le classiche e ormai monotone operazioni di preparazione alla salita (messo l'imbrago, appesi friends, preparato martello e chiodi, posizionato ciotole con cibo e acqua...), è il momento di mettersi le scarpette e andare a dare un'occhiata...dopo un simpatico primo tiro, eccoci al bellissimo secondo, un diedro fessura rossastro che regala una bella arrampicata. Un tirello più facile, e poi siamo sotto ai due bei diedri della parte alta, sui quali la scalata è davvero divertente e non banalissima, su una bella quarzite rossastra! Infine un'ultima cresta rocciosa pianeggiante, ci porta a due passi dal bel pendio prativo sommitale....per la fine di una via breve ma davvero meritevole, per ambiente, roccia, e scalata. Insomma, un'idea simpatica che ci ha regalato una bella giornata e che dedicheremo a Thayla, paziente ad attenderci alla base della via al nostro ritorno, e che -chissà- magari ci farà compagnia qualche altra volta....basta solo che si abitui al fatto che -presto o tardi- torniamo sempre....;-)


Relazione PDF


PS: ah, già....qualcuno di voi si sarà chiesto: “....ma il cinghiale?!”. Eh già...d'altra parte le foto non mentono, e i rumori provenienti dal retro della gap-mobile durante parte del viaggio di ritorno, non lasciano decisamente dubbi. C'era un cinghiale per davvero, sul 147. C'era anche un cane. Insomma, ”lo zoo di 147“. La domanda è ovvia....perchè?! ...e me lo chiedo anch'io. Passi il cane. Ma quando, sulla strada del ritorno, apparve quel simpatico animaletto che rischiava la vita in mezzo alla strada -mezzo ferito e probabilmente abbandonato dalla mamma- potevano forse quattro bipedi non soccorrere la bestia indifesa e portarla al centro recupero fauna selvatica...?! :-)
Data: agosto 2013

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Rocca La Verde (Thayla)