Aprile 2014, base della parete della Cima di Balmarossa. “Ma guarda te sti gran figli de ‘na m….!!! Han tolto gli spit!” – “che dici, ga?!” – “massì, guarda qua, c’è la fila di filetti ma senza le piastrine!” – “ma je possino! Ma chissà come mai han deciso di schiodarla….” –“Boh!! …mò lo chiedo a Francesco, è un po’ che non ci sentiamo, magari nel frattempo è tornato e l’ha schiodata…non penso proprio sia stato lui dopo lo sbattone per chiodarla, ma chiunque sia…chissà perché!!”.

Ma il buon francesco non l’aveva schiodata, erano i due pirla che volevano ripeterla, che non avevano manco capito la parete di cui si stava parlando… ;-) E così, dopo aver capito che quello era un tentativo di chissà chi arenatosi chissà dove, eccoli tornare in questa fine estate per chiudere i conti in sospeso. Certo, i dubbi che avessero schiodato in parte anche questa via -vedendo la distanza dal primo spit- non erano così dissolti; e visto il grado del primo tiro, al team gap cominciavano pure a venire i dubbi che gli apritori avessero scritto il nome della loro via, alla base di un’altra, così, per confondere un po’ le idee. Scoprimmo poi che in realtà, tutto corrispondeva (il grado è un’opinione). Oltre a scoprire, ga cominciò lentamente anche a ricordare….ricordare quei due, quella volta sul brento, a come correvano sul friabile…ed ora quella nota sulla qualità della roccia della relazione, “bella escluso qualche breve tratto”, cominciò ad assumere un contorno un po’ più definito della situazione. Certo quella frase di ele “dai, andiamo lì al posto che andare fin su a briancon, non ci dobbiamo svegliare alle 4, un quarto d’ora di macchina e ci siamo, tra avvicinamento, salita e discesa secondo la relazione dovremmo metterci 7 ore…tanto prima o poi la volevamo fare, no?! Così ce ne stiamo un po’ tranquilli!” non poteva che essere un presagio. E il termine “tranquilli”, una quantomeno contestabile manifestazione di stupido e incauto ottimismo…;-) Certo, una via di 6a obbligatorio, interamente chiodata a spit, che sorprese poteva riservare?! Ga comincia a darsi delle risposte al quarto tiro, ma pensa sia un caso e districandosi sul delicato terreno del quinto, arriva in vista del muro della parte alta. Mò cominciano le grane, fino a qua praticamente era l’avvicinamento, e abbiamo già trovato lungo. Chi ben comincia…;-)

Sulla seconda metà dell’opera ci pensano già i primi tre metri a mettere in carreggiata: roccia super ma rischio di asfaltatura sulla cengia assicurato…e tutto sommato meno male che non avevamo dietro la relazione; aver saputo che sto trattino un poco psycho era dato 5a, il bar di valdieri avrebbe avuto due clienti per l’ora di pranzo! ;-) Sul secondo tiro, una simpatica passeggiata per giungere al primo spit ci ricorda di procedere con calma e sangue freddo, perché tanto i successivi non è che saranno esattamente “a portata di mano”….inutile affannarsi. Terzo tiro un paio di boulderini di notevole interesse geologico, e poi il tiro di artificiale, una lunga corsa verso la sosta….interrotta da un delicato passo in cui tocca scalare, un 5a di sicura soddisfazione da percorrere di preferenza in salita che in rapida discesa…seppur non avendo testato la seconda ipotesi. Ancora un simpatico (…) tirello per roccia (vabbè, dai: la macrocategoria è quella…) un poco delicata, un paio di passi di A1 e una sboulderata faticosissima e rigorosamente obbligatoria per uscire da un piccolo bombè –il quarantaduesimo della via, su per giù-, e in ultimo un tirello in cui anche il 5b riguadagna una dignità spesso ignorata, ci porta alla sommità di questa via, giusto nei pressi di un sentierino con un sacco di fiorellini viola e gialli, un piccolo prato, le felci….insomma, ben contenti di approdare su un’isola felice in questo mare di insidie! ;-)
Data: agosto 2014

38 immagini

Cima di Balmarossa (Un'estate sotto tensione)