Otto del mattino, Prati di Tivo. Con tutta la gente che si poteva incontrare, belin, Ivo. Quello de Berghem che ha chiuso il suo blog -dopo averlo tenuto per mesi in maniera certosina- semplicemente perchè "...figa, mi ero rotto le palle!"...;-) Insomma, si fan due parole, poi ga chiede un consiglio su cosa andare a fare, e lui "chiedi a lui che è local!!". Ci sconsiglia vie, ce ne consiglia altre, ci spiega una dozzina di avvicinamenti, sette-otto ritorni, ci racconta aneddoti, ci fa insistere un pò per sapere dove andrà oggi, e poco dopo accetta il nostro invito a scalare con noi. Il tutto in otto minuti e trentotto secondi...quando si dice l'efficienza!!! ;-) ...e dieci minuti dopo siamo pronti a partire. Senza uno straccio di idea in testa, con dentro gli zaini del materiale a caso, ma con a nostra disposizione un local vero, con l'unico difetto di non avere la bandierina come le guide turistiche nelle grandi città...ma per il resto mancano solo i depliant esplicativi e poi non sarebbe così strano scambiarlo per un Infopoint... :-) Dopo varie indecisioni, su consiglio di Daniè decidiamo per una via relativamente tranquilla e molto bella, questa Antonio Benedetti che sale sulla seconda spalla una evidente linea di diedri e fessure obliqui verso sinistra...che a volte obliquano talmente tanto che dan quasi l'illusione di essere traversi....vero, ele!? ;-) Tiro dopo tiro scopriamo la bellezza di questa via e la compagnia del nostro local di fiducia, che nel frattempo -da vera guida turistica preparata- ci ubriaca di tutte le vie, i luoghi, le discese, insomma, tutto ciò che riguarda lo splendido ambiente dove siamo. Il tutto con un'umiltà degna di nota. E' bello parlare di montagna con gente così! E, su tutto, si nota l'entusiasmo e soprattutto la passione per questa attività. Capita anche di riflettere su quanto sia difficile per quelli che hanno una passione così grande vivere qui, in questo posto davvero splendido ma molto limitato per la fantasia; e capita quindi anche di riflettere sul fatto che sì, io vivo al mare in Liguria e mi sento "lontano" dalle montagne, eppure seppur sbattendomi un pò ho tutto l'arco alpino sul quale spaziare, in due ore sono in marittime e da lì a crescere, ma lì...nel centro italia ci sono persone che magari sognerebbero di essere così "vicini" (in senso relativo) a una scelta così ampia, a panorami così differenti. Penso spesso alla gente che ha la mia stessa, intensa passione e che vive tra milano e brescia, al centro di un pò tutto, e li ritengo persone fortunate. Ma a questo punto, credo che nonostante le distanze, pure io possa ritenermi più che fortunato di avere un mondo a tre ore di macchina. E allora credo che da adesso in poi, quando mi capiterà di sentire in giro un gruppo di persone con accento romano o giù per là, girare dalle parti delle occidentali, probabilmente mi staranno anche simpatici per questo loro modo di fare un pò particolare, ma se non capitasse...beh, avrebbero comunque la mia stima, perchè per loro arrivare fin quassù è possibile solo grazie ad una cosa meravigliosa ed unica...la passione! ...grandi! :-)
Data: agosto 2014

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Corno Piccolo (Antonio Benedetti)