...ore 8.15, parcheggio di un progetto idiota. Colata d'acqua a interferire con un simpatico e breve traverso di una cinquantina di metri, due sguardi fissi verso l'alto ognuno a cercare di trovare il modo di convincere l'altro della bontà delle proprie convinzioni, e in fretta giunge il momento dei bilanci. E così, questo sarà il verdetto finale sull'estensione della colata: 1 metro e mezzo per ga, 20 (!) metri per ele, 48 centimetri per la questura, 58 metri per gli organizzatori. Inutile dire in un simile contesto quale sia la voce più in capitolo e a cui viene dato maggior credito. Infatti, un paio d'ore dopo, il team gap parcheggia a una cinquantina di chilometri di distanza, sotto questa parete che rientra anche lei tra i luoghi ancora "da visitare prima o poi". Dopo aver tentato invano di perderci lungo l'avvicinamento, giungiamo all'attacco credendo di trovar davanti folle oceaniche: macchè, tutti sulla ferrata! E ci ritroviamo soli, nell'inaspettato -più per esposizione che per meteo- sole. Da bravi alpinisti eroici fingiamo che la cosa ci irriti, così avremmo avuto una scusa buona per non trovar lungo al passaggino del terzo tiro....ma le bugie hanno le gambe corte...;-) Dopo un bel tiro salito da ele, vengono i due tiri più belli della via: sessanta metri di scalata tecnica su un bellissimo muro grigio, non difficili e davvero divertenti! Ancora qualche tirello e siamo in cima, momento nel quale bisogna scegliere dove scendere, per sentiero a destra, per sentiero a sinistra...e nessuno dei due che riporti alla base della parete. E chi glielo spiega, a ga, che avendo lasciato lo zaino alla base della parete gli toccherà trovar più lungo sulla ferrata in discesa che sulla via?! ;-)
Data: maggio 2014

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Rocca Clarì (Supercalcaire)