"gabbbriè, come te faccio a dì che genere di via è...è 'na via storica de settimo o giù de là del gran sasso...più de così...te posso solo dì quel che dice sempre n'amico carissimo: "...c'è da ride, ma nò da sganassasse!".

E con una premessa del genere, non è che uno parte proprio con l'idea di andare a fare una scampagnata...;-)

"Si, gabbriè, qui conviene far un paio de tiri per arrivà all'attacco de icosaedro...se pò anche fà slegati, è facile, però magari per elena...". E meno male che c'era ele, visto che c'ho trovato lungo...'nnamo bene, qui è terzopiù! :-) Al cospetto del primo, bellissimo ed estetico tiro della via, l'atmosfera è gelida e ventosa; purtroppo però, quel genere di ventose che non si possono usare per la progressione, così tocca scalare...e il runout ad arrivare in sosta, con le mani congelate, regala emozioni in abbondanza. Tiro successivo, si parte con una bella scaglia un poco fragile, e ga bello contento parte con la curiosa e prudente idea di farcirlo di friends di ogni misura e dimensione. Da un bel proposito non sempre nasce una realizzazione concreta del progetto iniziale, così a causa di qualche scherzo dell'equilibrio e taluni passi un pò scomodi, la prima protezione che riesce a mettere, insieme a un santino, è uno squallido micro dove la lama diventa orizzontale. Ele guarda allibita e ne testa ampiamente la tenuta, che fortunatamente è buona; nel frattempo visto il freddo e il vento, ga si aspetta che per scaldarsi i soci si prendano a scopaccioni, ma neanche il tempo di alzar le mani ed è già a regolare i conti con la dura fessura obliqua successiva; e per fortuna l'ottima chiodatura di questo tratto rende il compito meno arduo. La comoda sosta che ne consegue, perfettamente appesa come dei salami in macelleria, rende l'idea della lotta con l'alpe portata in quella simil falesia che è la seconda spalla. Il tiro successivo parte simpatico, placchetta protetta da un bel pressione, che già è dentro del suo misero paio di centimetri, in più la scaglietta di un centimetro venuta via sul suo lato sinistro è stata sostituita da un postit con scritto "ignorami, o viandante". La vista del resto del tiro è curiosa: il tiro sarà lungo 8 metri, la sosta è esattamente sulla verticale, il pressione a un metro, e poi nulla. Ga guarda daniè, ele si guarda intorno alla ricerca di una ghianda, e daniè serafico: "gabbbriè, hai da salire al pressione, poi vedi lì tre metri a destra il cordino? Ce vai, te rinvii, e torni a sinistra alla sosta. Unnè troppo difficile, ma neanche troppo facile, comunque se nun caschi è mejo". Tutto vero, peccato solo l'omissione sullo stato del pressione e sullo spessore di quella clessidra... ;-) Ele, trasformatasi nel frattempo in scrat dell'era glaciale, insiste nel continuare a vedere mammuth in ogni dove, e solo il ritorno al sole, dopo un bel diedro di quarto (...), la riporta in vita e la pianta li di cercar ghiande. C'è solo più un'ultima lunghezza facile, e siamo di nuovo alle doppie di ieri....stupenda, questa via! :-)
Data: agosto 2014

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Corno Piccolo (Icosaedro)