Tra i pochi individui al mondo con un grado lavorato più basso del grado a vista, e un grado più alto su vie di montagna che nei monotiri in falesia. Colui per il quale il vero "circo degli inscalabili" non è l'incredibile gruppo montuoso canadese, quanto piuttosto una falesietta qualunque di rian cornei. Ga vive a 18km da Finale, scala da 8 anni, ma non ha ancora ben chiaro come si arriva al parcheggio di monte sordo. E quand'anche ci arrivasse, come in tutta Finale, passa l'intera giornata a farsi malmenare dai tiri, il cui ordine di difficoltà pare non fare la differenza in quanto a sganassoni ricevuti. Detiene il record di tentativi falliti sul 5b di Miami Beach all'Italsider, oramai 9 se si considerano tutti i tentativi in cui ha oltrepassato (almeno con metà del corpo!) il primo spit. A suo dire, deve la sua discreta incapacità arrampicatoria ai suoi piedi, lui dice "piatti", più probabilmente "entrambi sinistri". Ma pare anche René Desmaison li avesse. E il casco lo porta sempre storto, come anche l'indimenticabile e fortissimo Lomasti. Le premesse ci sono tutte. Basterebbe solo imparare a scalare, come quei due....





I RICORDI PIU' BELLI

Attraverso il Pesce (Marmolada)

Supermatita (Sass Maor)

Via per l'Ultimo Zar (Prima Pala di San Lucano)

West-Grat (Salbitschjien)

Feri Ultra (Picco Luigi Amedeo)

Tempi Moderni (Marmolada di Rocca)

Caminando (Wendenstock)

Zuccon (Punta delle Tole Reverse)

L'Attimo Fuggente (Quarta Pala di San Lucano)

Il ruggito del coniglio (Cima Orientale di Ambrusogn)

Diedro Philipp-Flamm (Civetta)

Armando-Gogna (Cima di Scarason)

R4...all'avventura! (Pic de Sagneres)

Diedro Rosso (Corno Stella)

Le Stagioni della Vita (Rocca Gialeo)












Uomo di grande valenza morale (...), è noto per essere il jolly del gap: non scala per mesi, poi torna a rimettere le mani sulla roccia, sbattuto in men che non si dica su una ravanata d'altri tempi vista lago di garda, cinque tiri a maslana, e due weekend dopo viene messo in formazione, come niente fosse, direttamente su tempi moderni in marmolada. Rimane fermo un altro mese, facendo due tirelli qua e la, e appena mister ga lo convoca per un'altra vietta, partecipa alla spedizione sulla mitica matita di manoliana memoria, senza battere ciglio. Come dire, "dove lo metti sta"...ma sta e si tiene, cosa che lo differenzia da un qualunque quaqquaraqua. Amante dell'avventura, riesce a trovarla ovunque, persino a finale, perchè, come diceva qualcuno più famoso, "è inutile cercare l'avventura chissà dove, l'avventura è dentro di sè". Lorenzo dice di amare il quarto grado e i galli forcelli, in realtà dà il suo meglio sul VII grado in placca con un ciuffo d'erba rinviato a tre metri. E quando i chiodi ci sono, eccome se ci sono, non li tira semplicemente, lui li pianta, li coccola, gli toglie i ciuffetti d'erba intorno, li accarezza con un cordino, li fotografa, li osserva con cura, li respira...poi li tira senza pietà. Eccezionale valore aggiunto.





I RICORDI PIU' BELLI

Attraverso il Pesce (Marmolada)

Supermatita (Sass Maor)

Diedro Rosso (Corno Stella)

Armando-Gogna (Cima di Scarason)

Cavallo Pazzo (Sasso Cavallo)

Diedro Philipp-Flamm (Civetta)

Via per l'Ultimo Zar (Prima Pala di San Lucano)

Cinque Muri (Piramide Armani - Vallaccia)

Sinfonia dei mulini a vento (Aguglia di Goloritzè)

Diedro Casarotto-Radin (Spiz di Lagunaz)

Cassin (Pizzo Badile)

Franz (Meisules dlas Biesces)

Nuova dimensione (Val di Mello)

Diedro Maestri (Parete del Limarò)

Tempi Moderni (Marmolada)




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