Essì, sarà mica una settimana di monotiri, perdincibacco! Monte Oddeu, "il monte di Dio", duecento metri di placche sarde. Per il team GAP la sveglia suona inclemente alle 6 del mattino, ma il clou arriva quando lore, "dal vangelo secondo oviglia", arriva al versetto che parla di "avvicinamento". Com'è, come non è, sin prima di buttarci nella macchia mediterranea (in nessun punto citata dall'oviglia), già sappiamo come andrà a finire, il destino è scritto, la lotta con l'alpe è appena iniziata. Troveremo il vero sentiero a 1 minuto dall'attacco della via, nel mezzo un mondo. Lore in compenso nel frattempo ha tempo di chiedersi molte molte volte come sia possibile che la via sia di 6 tiri e le calate in doppia sulla via 7.....e io di chiedermi come mai vado in giro con un cretino! Risulterà tutto più chiaro quando si scoprirà che nel copiare, il fisico ha commesso un errore nella formula, saltando a piè pari niente meno che una riga intera (su quattro...)! Però, scoprire che è tutto mezzo grado in più, compreso il tiro chiave, dopo averlo passato in libera, è stata una bella soddisfazione... :-) Rientrati in doppia, l'accoglienza dal team di soccorso (circa 150 persone accampate lì per cercare un tipo della zona disperso da tre giorni...) è eccezionale; dopo le classiche domande di rito di chi ritiene gli scalatori dei pazzi scriteriati ma cerca di fare in modo di non darlo a vedere, e le velate lamentele che andavamo troppo veloci e le foto sono venute mosse (!), uno di loro ha l'idea geniale: una tazza di the caldo e biscotti per i due disgraziati! L'ospitalità sarda è veramente meravigliosa!
Data: dicembre 2009

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Monte Oddeu (via La Mia Africa)