Roccia 2010: si comincia la preparazione ai progetti estivi! Archiviati picche e ramponi nell'armadio, decisa la conclusione della nostra prima stagione di cascate, ga torna nel suo e decide di ricominciare su roccia con qualcosa di facile e tranquillo, giusto per riprendere confidenza con l'elemento. Infatti, la scelta ricade sulla mitica "fiore di corallo", non per niente nel preambolo, il buon Filippi nella sua guida-bibbia del sarca ci spiega che "E' opportuno sapersi muovere con disinvoltura su gradi superiori al VI+". Ga come al solito non capisce quindi non vede l'ora di andare. Lore per fortuna confonde "superiori al" con "diversi dal", e accetta suo malgrado. Fa persino finta di non leggere il buon Rabanser, che sul suo librino la definisce “senz'altro una delle vie più belle ed impegnative nella valle del sarca”. D'altronde, quale metodo migliore di allenarsi ai progetti estivi cominciando già dalla prima uscita a prendere legnate nei denti?! ...morale della favola, non prendiamo tutte ste bastonate previste, e anzi, salvo qualche breve tratto ci troviamo pure benino e c'è spazio pure per un pò di sano divertimento. Dei gradi, capiamo ben poco; ma non è una novità. La novità è invece che lore quest'anno prova la libera, tra l'altro, con buoni risultati; sull'ultimo tiro duro, però (le foto parlano), spunta fuori l'animo da tiratore di chiodi e regala un tiraggio di rinvio a due mani degno del top-score Gap. Nel mezzo tanta bella roccia, e una via davvero notevole e continua nelle difficoltà! Il primo, con partenza su albero, regala a ga ricordi d'infanzia, quando andava con suo papà a raccogliere le albicocche nell'orto; il secondo parte duro poi continua un pò più semplice ma bellissimo; sul terzo, il famoso “tiro della volta”, ga prova la libera ma un passo singolo nel mezzo è a nostro modo di vedere ben lungi dall'essere il VII dichiarato; il quarto tiro regala emozioni agli amanti dei traversi (lore, per esempio!), e un VI+ che ci lascia un pò perplessi! Il quinto ha una partenza dove non è il caso di venir via, e poi un bel muro più tranquillo e proteggibile porta a un facile diedro. Poco dopo, il facile diedro si arrabbia un pò, ma lore non si fa ingannare. Il settimo è.....duro! Partenza facile, poi un pò di A1, e poi....un bel tratto impegnativo con runout finale per arrivare in sosta che riserva emozioni. Poi un breve passo di artif e la via si avvicina alla conclusione. Bellissima prima uscita dell'anno, via stupenda e grande soddisfazione!
Data: marzo 2010

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Mandrea di Laghel (via Fiore di Corallo)