...eravamo rimasti alle 23.30 al ristorante di agordo....dunque, all'1 e 15, è l'ora della buonanotte. O meglio, della notte. Giù i sedili, sacco e pelo, e nanna. Prima delle 7, l'alba sull'agner, di fronte al parcheggio della notte, aiuta a risvegliare gli animi intorpiditi. Pronti a partire? certo, ma...per dove?! ...e si ricomincia. Si era deciso, poche ore prima, per qualcosa di un pò più corto...e rimandato la decisione al mattino successivo. Il risveglio con l'agner infuocato dal sole, rimette le carte in tavola. Così, si parte: direzione....in su! Al primo bivio, siamo già in crisi. Dove si va?! ...basta, tagliamo la testa al toro: niente sbattone su avvicinamento e discesa! Alla fine, quasi tirando a sorte, esce la costantini-apollonio: usticazzi, altri 600 metri e 8-10 ore in parete! ...ma soprattutto....sono le 9 e qui viene davvero lunga! Raggiunto il parcheggio in mezzo a ottomilioni di turisti, via di corsa (con ettore, non è solo un modo di dire!) verso la parete...sono le 10.30, qui si rischia il bivacco! :-) Si comincia a correre, abbiamo voglia di un pò di riposo, domani arrivano gli altri e non possiamo presentarci come cadaveri! Cengia, ora si corre un pò meno: i due ostici tetti (in artificiale, eh! sem mica matt!), la placca in mezzo e il bellissimo tiro della schiena di mulo ci prendono il loro tempo. In effetti, come qualcuno diceva, qualche tratto un pò untino comincia ad esserci, ma di sicuro è una via che vale la pena di essere percorsa, linea grandiosa su questa bella pala. Nel complesso, almeno dal mio punto di vista, un pochino più impegnativa di quanto me la fossi immaginata, comunque un bel viaggio coronato da una bella giornata e, soprattutto, da un'abbondante cena! :-)
Data: agosto 2010

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Tofana di Rozes (via Costantini-Apollonio)