...e si ricomincia. Dal Philipp è "già" passata una settimana, ma ga ha bisogno di tornare a trovar lungo. Lore si è preso qualche weekend di ferie, ettore...già, ettore!? settimana scorsa, di ritorno dalle dolomiti, ga giura di averlo sentito dire "...adesso ho proprio bisogno di un pò di riposo, sono troppo stanco, il prossimo weekend falesia e amici la sera". Infatti, alle 5 del mattino di sabato la sveglia suona, e due zombie saltano in macchina: destinazione val bondasca. Al parcheggio incontriamo un tipo che ci narra di essere stato il vicino di casa di Silhan (l'apritore di "linea bianca", nostro obiettivo del giorno successivo, insieme al mitico Igor Koller) e di averci scalato spesso insieme. Guarda tu i casi della vita! Con queste frivolezze ci accompagnamo fino alla capanna sciora, da cui partiamo rapidamente all'attacco di questa bella via moderna sull'incredibile liscione del ferro da stiro. Giusto così, per scaldarci e abituarci un pò alla roccia...e poi per stancarci un pò, domattina mica possiamo arrivare troppo carichi all'attacco della via! :-) insomma che, ridendo e scherzando, un cinquecentone di riscaldamento (...con quel freddo, di riscaldamento meglio non parlarne!). E vabbè! All'attacco della via, bimbumbam...e ti pareva, a chi tocca il tiro di 6c con 6c obbligato? La regola vuole che, se il grado massimo corrisponde all'obbligato, non si possa fare cose tanto diverse da passare in libera: e infatti, così andrà! Che strano, ritornare a mettere le mani su una via “moderna”, dopo una marea di grandi “classiche”! ...ma tant'è, la “paura” di allontanarsi da uno spit rispetto ad allontanarsi da un chiodo marcio, continua a non essere così differente: trovar lungo è un'arte!
Data: agosto 2010

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Ferro da Stiro (via Cuore di Ferro)