In una giornata dal clima davvero invernale, decidiamo per una parete come il medale, ben esposta al sole, per una via che scopriremo poi essere in ombra per due terzi dei tiri, nonostante la giornata ben soleggiata. Abbandoniamo dunque al terzo tiro le speranze di sopravvivenza, e ci infiliamo in un frigorifero. Nel frattempo, a testimoniare il gelo intenso, rischiamo più volte di essere colpiti da stalattiti di ghiaccio che si staccano dai tetti sopra di noi. Al medale! Sull'ultimo tiro, mentre lore scala come può con le poche parti del corpo ancora intere e non ibernate, ga in sosta incontra un pinguino, e dopo aver parlato a lungo della sua attività esplorativa in antartide, si scambiano l'indirizzo email. L'arrivo in vetta è una liberazione, e le mani ringraziano....
Data: febbraio 2009

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Corno di Medale (via Gogna)