Il terzo giorno è salito al cielo, e beato lui che si è seduto e non ha scalato altri quattrocento metri in aggiunta ai settecento dei due giorni precedenti! Quando vedi il diedro maestri da lontano ti sembra davvero duro, fortuna che quando ci sei in mezzo ti rendi conto che è più facile (...del pesce in marmolada). Dopo tutti i tiri fatti in libera durante i due giorni precedenti, mi appendo su un friend a metà del primo tiro di V+, prima di passare. Cominciano a venire dubbi che sarà lotta vera! Capolavoro di via (ma non l'abbiamo certo scoperto noi!), alcuni tiri da incorniciare, altri da salire e basta che ce n'è d'avanzo...d'ora in poi, comunque, porteremo sulle vie dell'edera; sul terzo tiro sembrava di essere nel borneo (!), e se sopravvivi è grazie all'utilizzo della stessa come liana per portarsi da un appoggio all'altro. Poi da lì e per i restanti 9 tiri, purtroppo, solo roccia, e tocca scalare...bellissima ancora la fessura Giacomelli (in realtà, fessura Riva, ma questa è un'altra storia!), e indicibile il tiro successivo, qualcuno dice VII- in libera?! ...sarà! Poi la via si abbatte un pò...e meno male! Salita grandiosa, ambiente bellissimo (moto che sfrecciano sulla statale per madonna di campiglio a parte...), e degna conclusione di una tre giorni che lascerà i segni su braccia e schiene per un bel pò di giorni....ma anche grandi soddisfazioni!
Data: maggio 2009

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Parete del Limarò (Diedro Maestri)