Insomma, roba che vien difficile crederci. Avvicinamento allo scalet delle masenade, in ore 7,30 circa. Praticamente come andare a fare il philipp partendo da malga ciapela, o supermatita partendo dalla pasticceria di alleghe. E qui sì che i pasticci c'entrano qualcosa. Cosa ci fanno tre scalmanati, alle 11.46, a ravanare tra i mughi di fronte alla prima torre del camp? Si allenano. Almeno così sembrerebbe. Avete presente, voi alpinisti, cosa si dice quando si fa qualche cazzata che costringe a fare ore e ore di cammino in più, oppure una variante durissima al posto di un tiro facile, oppure a ritrovarsi su una strada carrozzabile che partiva direttamente dal paese, senza bisogno di condividere le due ore che avete appena vissuto e condiviso con tafani, mosche, rododendri, rovi, massi appoggiati, ghiaioni, mughi, resina di abete, liane, felci? ....ecco, lo sapete bene....si dice "è tutto allenamento!". Sì, ma PER COSA?! ...di certo non per la Precisa (o Calabretto-Verri, magari sarebbe più carino chiamarla con il suo nome prima che ci facessero dei casini con gli spit cambiandogli pure il nome, và là!), tra l'altro su tutt'altra parete ma son dettagli, che non necessita allenamento sui mughi. Nic, ormai convinto dell'assoluta necessità di allenamento, decide pure di lasciare il pile al colletto dove abbiamo tirato giù dritto per mughi fino a riprendere il sentiero; la scena di mughi in movimento senza vederne il personaggio che genera questo scompiglio tra la vegetazione, ha un che di simpatico. Non fosse che è l'una e mezza, e siamo in ballo dalle 7....fortuna che alla buon'ora delle 3, siamo all'attacco. Ovviamente senza relazione, sia mai. E ovviamente la via è senza spit, tolti quando non si sa....ma tolti. Ed è un bene. Basterebbe saperlo in anticipo, perchè il passo del terzo tiro, quello di VII-, senza spit ma soprattutto (e sta solo lì il problema!) senza martello e chiodi, non è solo ingaggioso, ma è, e questo è il vero problema, pericoloso. Così, nessuno dei tre ha voglia di prendersi il rischio di spappolarsi sulle masenade, peraltro dopo sette ore di avvicinamento....qui c'è gente che ha in programma supermatita, e se proprio proprio fosse il caso di spappolarsi, sarebbe più epico farlo lì, no?! :-) così, a mezzo aggiramento del passo duro, si continua stancamente fino alla cima (...cima....?), roccia bellissima e arrampicata divertente, non fosse per la stanchezza....ma il clima è svacco, in fondo ci divertiamo e passiamo la giornata....certo, dopo sette ore in mezzo ai mughi, si poteva essere alla base dello spiz d'agner nord.....ma vabbè, non importa: in fondo, è tutto allenamento! :-)
Data: agosto 2011

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Scalet delle Masenade (Calabretto-Verri)