Ed eccoci finalmente a fare un giro con Fulvio, che comincia il suo allenamento per la stagione estiva (?!?), la prima uscita dopo circa 5 mesi. E ovviamente lo fa lungo una via nuova! Lungo tutto l'avvicinamento trova di che lamentarsi per la vecchiaia, in realtà sulle 3 ore di avvicinamento con lo zaino pesante, riesce quasi a darmi dei punti. Boh! Obiettivo della giornata, la prima salita di un pilastrino sulla parete est della cima delle saline, una linea corta ma davvero estetica, addocchiata oramai chissà quanti anni fa! Giunti sotto alla parete, con davanti un muro di 40 metri verticale ("si dovrebbe andare da una cengetta a un'altra..."), al grido di "...largo ai giovani!", e lamentando ogni genere di malessere dovuto alla vecchiaia, fulvio mi lancia sul muro. Due tiri corti e verticali sul V+/VI tra fessure cieche, buchi ergonomici, e cengette inesistenti, ci portano alla base del caminone. Fulvio nel frattempo si lancia in affermazioni importanti: "Metti bene in tiro sta corda, siamo mica qui a cercare l'etica!". Anche se poi scala. Poi và lui, dico "bene, così si fa pure il tratto strapiombante per uscire dal camino!!". E invece dopo 25 metri e un passo di A1, decide di far sosta incastrato (quel tanto da non poterne più uscire) dentro al camino, e così tocca a me salire sto tratto. Sette metri di incastri e imprecazioni, e poi più facile fino in sosta, sarà VII-. Dopo un'ora e mezza alla ricerca di qualche tratto chiodabile e allo stesso tempo non friabile, ne esce fuori una sosta dignitosa, sulla quale però fulvio decide saggiamente di non volare. Un centinaio di metri di roccette facili, e siamo sulla cresta di vetta, a pochi metri dalla croce. Bella avventura! (Il pilastro viene denominato Pilastro Matteo Seymandi, intitolandolo al giovane alpinista alessandrino caduto durante una ascensione solitaria al Couloir Modica-Noury al Mont Blanc du Tacul il 22-10-1997)

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Data: luglio 2009

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Cima delle Saline (via Supergab - Pilastro Matteo Seymandi)