Dopo un vione classico (da album dei ricordi) su roccia friabile, una moderna su un granito stellare, è di nuovo il turno della roccia pessima, e lo andiamo persino a cercare in mezzo alla neve, ma ne vale la pena: lo scarason al confronto è granito, mai visto uno scempio così. Ospite d'eccezione Paolo, il papà di Lore, sessantanni e non sentirli! Pur di risparmiarci 3 ore e trenta a piedi, sconfiniamo in territorio francese e le ore scendono a due. La sveglia alle 3 è manuale; ga sta sveglio tutta la notte, e alle 2.59, dopo un pò d'aria guardando la splendida stellata, sveglia la famiglia Fanni. Il canale è davvero bello, maestoso, ma i 3389 metri fanno girare la testa a ga, che complici 4 minuti netti di sonno (3'46" per la precisione) e l'umore della settimana, si ricorda che di solito sopra i 3200 soffre di mal di montagna. Accompagnati dai rumori di qualche sassso che cade, e dalla luce del primissimo mattino, il team GAP liquida il canale quasi nel tempo dato dalle guide: un record! In vetta si fa festa (ga, dopo gli ultimi 50 metri di cresta in stile hymalaiano, 8 passi, riposo, 8 passi, riposto, dà il massimo di sè fissando il vuoto), forse perchè ancora non si sa che cosa sarà la discesa dalla normale del brec: tre ore di discesa snervanti, ghiaione a cui tenersi per non finire a valle con largo anticipo rispetto ai compagni, esposti traversi su neve, tracce sbagliate, massi pericolanti....insomma quando metti i piedi sul colle ti sembra di rinascere. Ovviamente, i complimenti vanno a Paolo: sessantanni, e darci dei punti......
Data: giugno 2009

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Brec de Chambeyron (Couloir Nord)