Ci sono giorni in cui tutti i tuoi sforzi sembrano vani e nulla va come avevi previsto. In quei giorni l’unica soluzione è fermarsi un momento e guardarsi attorno. A volte si rischia di scoprire un mondo meraviglioso e brulicante di vita! Un mondo che, a causa della frenesia che ormai ti perseguita anche la domenica, non avevi ancora notato… Chiaramente questa constatazione è più facile se in una soleggiata domenica autunnale ci si trova in Val di Mello a pochi passi da una cascata abbracciato alla propria ragazza…ma andiamo con ordine! Ieri a Lugano ha piovuto tutto il giorno, ne abbiamo approfittato per dormire fino a mezzogiorno. Per oggi Nimbus dice sole e, dati i precedenti, non si può non credergli. Destinazione Val di Mello per mostrare a Kri la valle più bella di tutte le Alpi! L’idea è di passeggiare un po’ in Valle, risalendola quasi tutta fino allo Sperone della Magia per poi scalare la Via della Sfera di Cristallo. A guidarci sarà la mitica “Cento Nuovi Mattini” di Gogna, forse un po’ datata ma sicuramente adatta all’ambiente. Questi i buoni propositi… Iniziamo ad accorgerci che qualcosa non va soltanto dopo un’ora abbondante di cammino e un paio di tiri a spit su placche fradice quando, appesi alla sosta (con corda, imbrago e tutta la NDA), un tipo spunta fuori da un albero e ci mostra i bellissimi porcini che appena trovato…Eh sì! forse c’è qualcosa che non va…e giù con le calate! In un batter d’occhio ci ritroviamo abbracciati sulla riva di una cascata in piena, a goderci il sole e il panorama. La Valle oggi è davvero splendida, in basso i colori dell’autunno e sullo sfondo, altissimi, Disgrazia e satelliti(?) in abito himalayano grazie alla nevicata di ieri! Sono ormai le 3 di pomeriggio quando imbocchiamo la strada verso il Gatto Rosso. Mentre scendiamo mostro a Kri le varie pareti: l’Alkenegi, la Stella Marina, le Dimore degli Dei (“…toh guarda qualcuno su Kundalini!”) e poi il Tempio dell’Eden…già che non è tardi decidiamo di fare un pellegrinaggio a Stomaco Peloso per vedere se Kri ha voglia di provarla…in meno di 5 minuti eccola in cima al tiro (che a me qualche anno fa aveva richiesto almeno 20 minuti di spalmi e sofferenze…grrr!). Siccome non è ancora abbastanza tardi per tornare via, decido di scalare qualcosa anch’io. Ma le vie a spit su questa bellissima pioda son tutte bagnate. L’unica percorribile senza aver con sé muta e pinne è la leggendaria Nuova Dimensione…Kri galvanizzata dal disarmante successo su Stomaco Peloso e vedendomi un po’ titubante mi intima: “se non provi tu vado io!” A nulla valgono i miei tentativi di spiegarle che per quella via è stato scomodato il primo VII in Italia, che i chiodi in posto sono pochi, etc…E così per scongiurare la tragedia mi tocca andare…sono le 5 e un quarto……Due ore e un paio(!) di chiodi dopo ci ritroviamo incredibilmente vivi sulla boscosa cengia! Poco importa adesso se abbiamo dimenticato alla base la macchina foto, se alla prima sosta l’acqua che colava sulla corda ci ha tutti inzuppati, se un pipistrello è volato fuori dalla fessura del secondo tiro, se abbiamo toppato il terzo tiro seguendo una variante a spit (UNO spit!) sulla sinistra (che poi scopriremo essere ‘Steinbrecher’). Quel che davvero importa è la pienezza che adesso proviamo per aver saputo assecondare le più piccole asperità di questa splendida placca assaporando colori e odori di un tramonto sul Disgrazia innevato! Salire senza relazione semplicemente provando piacere per l’armonia dei movimenti necessari a progredire! E adesso pizzoccheri a volontà! …eh sì, anche questa è la Valle!
Data: settembre 2010

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