"Ciao....ehm.....senti, siamo arrivati in cima adesso..." - "cosa?!?! starai scherzando, spero!!!" - "ehm....no....vabbè, dai, ma non ci vorrà tanto, tempo che scendiamo e arriviamo alla macchina, faremo le nove!". Ga e fulvio si guardano e sorridono...hanno già ben chiaro in testa il film di come andrà a finire. Due di aprile 2012, ore 1.07. Una frontale illumina il vetro della gap-mobille, rischiando di andare a sbatterci contro. Ore 3.12, cuneo, nei pressi della stazione....una volante della polizia fa due volte il giro della piazza, osservando ogni volta con fare perplesso i movimenti di quattro disperati intenti a svuotare zaini. Ore 4.12, casello di ceva. 4.55, casello di savona. Ma dov'erano, i nostri quattro, alle 9 di sera?! ....ma che stare a spiegare. Tutto inutile. Dove volete che fossero? A metà, forse meno, dell'infinita discesa, cercando gli zaini lasciati, chiaramente, in un posto talmente facile da ritrovare anche al buio, che quattro frontali e relativi proprietari impiegano un'oretta buona, a tirare un sospiro di sollievo...e il successivo sarà al pensiero di cosa li aspetta ad arrivare la macchina, cioè un tranquillo traverso in piano....peccato si parli di qualcosa come tre ore (!), di traverso in piano. Che giornata.....non è bastata la partenza da savona alle 2 e mezza, per evitare l'ennesima infinita giornata a ravanar per monti! :-) E meno male che, come diceva fulvio ai giovani partecipanti, "andiamo a fare una cosa tranquilla!". Altrimenti come altro spiegare le 7 ore per superare il "facile canale" (in effetti, dalle foto....)?! Troviamo di tutto, un salto di roccia di un centinaio di metri neanche poi così appoggiato, canali di neve certo non della migliore, saltini di misto non proprio stupidi, una cascatella che ga, sovrapensiero, si ritrova a dover superare con una sola picca intagliandosi piccole tacche per l'altra mano (!), una discesa che di “normale”, in questo periodo, ha ben poco, pendii di neve che non saprei definire in altro modo che disastrosa, e l'infinito e psichedelico traverso, 3 ore di delirio completo, vuoi perchè ciucchi di stanchezza, vuoi perchè sembrare di camminare in un cartoccio del latte.....boh, 'na follia!! Comunque simo “il rosso“ e andrea, alla loro prima esperienza con il GAP ma soprattutto con fulvio, perdipiù in veste esplorativa su una linea davvero molto estetica, il giorno dopo (in realtà per andrea quello dopo ancora, prima ci ha messo un giorno a giustificare il ritardo a ore non consone con chi di dovere ;-) hanno avuto ancora il coraggio di ringraziare per la “bellissima giornata”.......ma dov'è finito il senso della misura?!? ;-) .......PS: e io, quando diavolo smetterò di chiedermi come mai certe linee così evidenti e visibili sin dalla strada, che mi propone fulvio, non abbiano ancora ricevuto visite?!? C'è sempre un motivo per tutto...... :-)


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Data: aprile 2012

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Pelvo d'Elva (Couloir Doctor Ari Scott)