Una cosa stiamo cogliendo, dopo qualche cascata fatta: che il bello, come per la roccia in fondo, è che se vai a fare le superclassiche, nel weekend ci trovi il mondo e stai in coda ore. Basta però un pò di voglia, di ricerca, di stimoli, e se esci un pò dalle solite rotte "rischi" di trovarti solo, in una valle come questa, bellissima, sperduta, su una cascata che fosse in val varaita, ci sarebbero dieci cordate a giornata nel weekend! Così, invece, ci si riesce a godere in modo privilegiato un mondo incantato, silenzioso, quello della montagna in veste invernale. E si riesce anche a provare qualcosa in più come difficoltà, senza l'ansia del dover correre, andare, pensare a quelli sopra. E così, ci avventuriamo sulla nostra prima cascata un pò più "tosta". Due tiri di quarto lunghiiiissimi, uno a testa, ci portano alla fine dell'enorme e stupendo muro di questa cascata, poi un'altra ottantina di metri più facili, e poi....e poi è il momento di scendere, dall'alto della nostra poca esperienza non è il caso di andare oltre, la colata è esposta ad ovest, e il sole unito al (relativo) caldo di oggi ci convince senza troppi dibattimenti della saggezza della scelta. Tanto, il muro più bello lo abbiamo scalato, abbiamo fatto tesoro di molti piccoli accorgimenti, e...ci siamo proprio divertiti! Bellissima avventura, valle magica e scalata impegnativa ma...siamo passati anche di qua! ...ora capisco, perchè la gente si diverte a far cascate!
Data: febbraio 2010

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Val Verzasca (Cascata Sonogno Souvenir)