La voglia di vie lunghe torna a farsi sentire, e dopo il monotiro di ieri decidiamo di dedicarci a prendere una ramata d'acqua sul lomasti. Le previsioni non aiutano a vedere un futuro roseo, ma la festa del cavolo (verza!) della sera prima a montalto dora ci mette di buon umore così, muniti di pinne in loco delle usuali katana, ci dedichiamo a questa via piena di tiri davvero belli e di una continuità disarmante. Non sappiamo le difficoltà dei singoli tiri, e ciò ci conforta...naturalmente fino a quando non le scopriamo di persona. Dopo il trekking di lore sul primo tiro, tocca a ga saggiare il secondo; di nuovo 6c+ (scopriremo poi!), come ieri, e di nuovo un solo resting con la presina d'uscita in mano; questa volta però le urla sono limitate, la continuità del tiro ha ridotto il fiato. In compenso sul quarto non ci capisce nulla, sembra un ubriaco che cerca un posto dove fare la pipì. Fortunatamente c'è lore a fare il liberista, e ga prende appunti sul taccuino. Al penultimo tiro la tentazione di prendere la chicken-way alla vista dello spaventoso muro liscio di sylvie è forte e ben marcata, ma l'etica imposta dal christian a lore non permette una simile truffa; e anche questa è andata, un pò come le braccia e tutte le ossa. L'ultimo muretto sarebbe una pura formalità, non fosse per i sottostanti 150 metri, ma l'orgoglio di ga ha il sopravvento e la via è finita. Andiamo in pace a cercare un panino al lardo di arnad, ma l'unica cosa che troviamo è un panino precotto da scongelare: dura, la vita dell'arrampicatore!
Data: novembre 2009

20 immagini

Pilastro Lomasti (via Sylvie)